“La Lettera”, un film sul dialogo che invita a cambiare idea

da | Ott 4, 2022 | Notizie

Martedì mattina, 4 ottobre, festa di San Francesco d’Assisi, si è tenuta nella Sala Stampa Vaticana una conferenza stampa sulla prima del film La Lettera Il film racconta la storia dei viaggi di diversi leader in prima linea a Roma per parlare dell’enciclica Laudato Si’ con Papa Francesco.

Alla conferenza stampa sono intervenuti il ​​Cardinale Michael Czerny, Prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano IntegraleDr. Hoesung Lee, Presidente del Gruppo Intergovernativo di Esperti sul Cambiamento Climatico; Capo Odair “Dadá” Borari, protagonista del film e Capo Generale del Territorio Indigeno Maró, Pará, Brasile; Dott.ssa Lorna Gold, Presidente del Consiglio di Amministrazione del Movimento Laudato Si’; e Nicolas Brown, Scrittore e Direttore di La Lettera, il tutto presentato da Matteo Bruni, Direttore della Sala Stampa della Santa Sede.

GUARDA: Replica della conferenza stampa completa

Il Cardinale Michael Czerny, ha affermato: “Il grande tesoro della saggezza della Laudato Si deve essere molto più conosciuto e messo in pratica”, riferendosi al fatto che, a sette anni dal lancio dell’enciclica, il suo messaggio è ancora sconosciuto e la crisi ambientale della nostra casa comune è peggiorata drasticamente.

“Questo bellissimo film – una storia straziante ma piena di speranza – è un grido squillante per le persone di tutto il mondo: svegliati! Sii serio! Agire insieme! Agisci ora!”

Il Cardinale Michael Czerny

Il Cardinale ha spiegato il senso del titolo del film: “Il nostro Dicastero ha inviato una lettera ai protagonisti del film invitandoli a incontrare il Santo Padre per un dialogo con Lui. Quindi, il film “La Lettera” mette in evidenza il concetto chiave del dialogo”. Ma ha anche aggiunto: “Affinché questo dialogo sia autentico, tutte le voci dovrebbero essere ascoltate”.

Il Presidente del Gruppo Intergovernativo sul Cambiamento Climatico, Dr. Hoesung Lee, ha iniziato dicendo: “Oggi è un giorno speciale per l’alleanza tra scienza e fede”, perché, oltre a celebrare la prima di ‘La Lettera’, celebra anche “L’entrata ufficiale della Santa Sede nell’Accordo di Parigi sul cambiamento climatico che entra in vigore oggi.”

“L’umanità è a un bivio”, ha detto. “Sia la comunità scientifica che quella di fede sono chiare: il pianeta è in crisi e i suoi sistemi di supporto vitale sono in pericolo. La posta in gioco non è mai stata così alta. Possa il mondo ricevere questa “Lettera” con cuore aperto e mente aperta”.

Il regista di La lettera, Nicolas Brown,ha ringraziato i suoi colleghi e tutti coloro che hanno partecipato alla realizzazione del film in particolare le quattro voci coinvolte: “Queste voci sono in prima linea, e sono le più esperte a raccontarci la realtà di ciò che sta accadendo in relazione alla crisi climatica”, partendo da una prospettiva diversa rispetto alla comunità scientifica.

In seguito è intervenuto uno dei protagonisti del film, Capo Odair “Dadá” Borari: “Sono qui ancora una volta per parlare a nome della foresta e della popolazione indigena. Non vogliamo vedere la foresta amazzonica finita, perché la vita è in esso”. Il Capo ha affermato di aver subito le conseguenze della difesa dell’Amazzonia e ha chiesto ai presidenti di ascoltare questo messaggio: “La foresta chiede aiuto e di mantenerla in vita, non dipende solo dagli indigeni, ma da tutti, specialmente dal governo. Uniamoci per proteggerla.”

Alla domanda sulle sue aspettative per le elezioni in Brasile, ha detto: “Ci auguriamo che il nuovo presidente pensi all’Amazzonia e alle nuove politiche per lo sviluppo del Brasile”.

In rappresentanza del Movimento Laudato Si’ e come partecipante al film, Lorna Gold ha spiegato che “l’essenza di questo film è portare questo libro meraviglioso a un nuovo pubblico”, rispondendo all’intenzione di Papa Francesco nello scrivere Laudato Si’. “Ma sappiamo che non tutte le persone lo hanno letto, quindi come li raggiungiamo? È così che ci è venuta l’idea di fare un film documentario”.

“Quando abbiamo chiesto a Nicolas di aiutarci a realizzare un film sulla Laudato Si’, ha detto: “Ma… non c’è trama”. Ecco perché Gold ha evidenziato il lavoro di Off the Fence per raccontare questa storia: “L’unico modo per raccontare la storia della Laudato Si’ è di entrarci dentro. Questo è un film sul dialogo tra varie voci e su come agire insieme per la casa comune”.

“Non è un caso che questo film esca nella festa di San Francesco d’Assisi. Il film chiama tutti a cambiare il nostro cuore e questo è il messaggio principale: dobbiamo sviluppare la capacità di prenderci cura gli uni degli altri”.

“Come possiamo superare la ‘resistenza’ nelle nostre comunità per portare il giusto messaggio Laudato Si’?” ha chiesto un giornalista. “Il Movimento Laudato Si’ ha più di 900 organizzazioni come alleate per aiutarci a portare il messaggio”, ha affermato Lorna Gold. E il Cardinale Czerny ha aggiunto: “La chiave è la conversione del cuore e sono molto fiducioso in questo”.

GUARDA: il film completo oggi su YouTube Originals

Informazioni su La Lettera: Il film, prodotto dai vincitori di Oscar Off the Fence (My Octopus Teacher) esplora questioni tra cui i diritti degli indigeni, la migrazione climatica e la leadership giovanile nel contesto dell’azione sul clima e sulla natura. Il clou del film è il dialogo esclusivo che i protagonisti hanno con Papa Francesco.

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